Incantations

CHESHIRE LANDSCAPE




Nadja Kuznetsova
CHESHIRE LANDSCAPE

Nadja Kuznetsova, artista fotografa russa tra le più importanti di San Pietroburgo, presenta per la prima volta in Italia la sua serie fotografica Cheshire Landscape, già esposta precedentemente in prestigiosi contesti europei a Berlino, Londra e Parigi. Il progetto è una rivisitazione simbolica del celebre romanzo di Lewis Carrol "Alice nel Paese delle Meraviglie", ambientato dall’autrice nella città e nei sobborghi di San Pietroburgo. 

L’intero corpus di opere è realizzato con un processo interamente manuale che inizia dallo scatto e prosegue in camera oscura, dove la fotografa interviene sulla superficie dell’immagine - con tecnica originalissima - a creare textures e preziose sfumature pittoriche. 

Le immagini della serie “Cheshire Landscape” di Nadja Kuznetsova sono elogio di un'innocenza necessaria alla scoperta creativa del mondo, di uno sguardo che dall’ombra protettiva di una piccola stanza diviene paesaggio, metafora di ogni luogo possibile e di ogni viaggio. 

La mostra verrà inaugurata presso la Fotogalleria INCANTATIONS di Vico San Giorgio 9-11r in Genova il giorno 8 ottobre 2016 dalle ore 18.00 e rimarrà disponibile alla visione sino al 29 ottobre 2016 con orario dalle 15.00 alle 19.00 tutti i giorni esclusi giovedì e domenica.

Durante la serata inaugurale sarà presente l’artista.
 

Ingresso libero.






CHESHIRE LANDSCAPE

il viaggio di Alice a San Pietroburgo 


La serie sul paesaggio del Cheshire di Nadja Kuznetsova

                                                                                                                                      di Valeriy Savchuk 

Nadja Kuznetsova, con la sua tecnica originale e lo sguardo particolare che si sono incarnati nelle serie ormai conosciute, è entrata precipitosamente nel cerchio dei fotografi di punta di San Pietroburgo. Avendo una formazione artistica classica ed esperienza nell'insegnamento della composizione e della grafica presso l'Accademia d'Arte e di Industria “Mukhina”, Nadja si trova in equilibrio di confine tra l'immagine grafica e fotografica. 

Lo stato d'animo della serie “Il paesaggio di Cheshire” è espressamente grafico, l'immagine tende a diventare un foglio grafico. L'autrice invade l'immagine, lavora non solo sulla superficie ma anche all'interno della fotografia, raggiungendo l'obiettivo di stimolare la piena libertà dell'immaginazione e della fantasia. Tuttavia, al tempo stesso, rimane un forte legame fotografico con i paesaggi reali della città. 

La risorsa delle foto-composizioni si posa sulla ricca storia della pittura e della grafica e genera un effetto che io chiamerei "l'oggettivazione del manufatto". Il trasferimento di tecnologie vecchie o estranee all'arte nel nuovo contesto artistico è la prerogativa dell'arte concettuale. Il gesto dell'artista, facendo interagire le varie intensità della percezione, sviluppa i sensi “non sviluppati” da queste tecnologie. Ma quanto più lontano si trova il passato, incluso il vecchio modo di creazione dell'immagine, tanto esso è più vicino. E questo non è un paradosso, perché il passato col tempo apre i suoi enigmi e aiuta il presente a cambiare radicalmente non soltanto il modo di percepire ma anche il modo di vivere, aiuta a realizzare la rivoluzione nell'auto-identificazione e a correggere il proprio atteggiamento con la natura, inclusa la natura delle proprie esigenze. 

“Cheshire Landscape” ci rimanda alle associazioni culturali, verso la fantasia e le trasformazioni, e come nient'altro rispecchia l'intenzione dell'autore: realizzare il desiderio infantile di un mondo fiabesco, sete d'incontro con lo sconosciuto, del sogno e dell'enigma. Le fotografie di questa serie non vogliono essere un'illustrazione della nota storia di Alice. La serie ha catturato la realtà del mito che vive, forse oltre la volontà dell'autore, in un altro luogo – in questo caso a San Pietroburgo. Lo spettatore si trova qui tra l'evidente e l'immaginario, tra l'illusione dell'evidenza e la messa in scena. È stretto tra due uguali possibilità di atteggiamento verso la “fotografia”, come copia deformata della realtà o come disegno che rappresenta la realtà con precisione fotografica. 

Le fotografie di Nadia Kuznetsova ci costringono ad accettare che la città mistica di Gogol e Dostoevskij abbia ancora un'altra risorsa, presentandosi qui come il luogo di realizzazione del luminoso sogno infantile di stranezze e di trasformazioni. Sembra che i suoi paesaggi siano dell'altro mondo, che vivano la loro vita separata da qualsiasi quotidianità. Ma non sono vuoti, sono bensì popolati e pieni di eventi. Un foto-gourmand in cerca di dettagli troverà qui i propri piaceri nella visione. La sua città assomiglia alla natura viva, qui è assente la geometria severa delle linee, la città è animata, non è monotona e tantomeno ostile: non spaventa con un contesto tragico, ma tenta con incontri nuovi. In questo senso è eloquente l'opera “L'Arca”. Alla figura della bambina alla fine di una galleria corrisponde un'albero solitario, come segno di resistenza al labirinto della città, come simbolo di resistenza dell'anima sognante al moloc di pietra, dell'anima che sopravvive, nonostante tutto, nei pozzi della città che ancora conservano lo spirito del XIX secolo. Nell'opera “I Tetti” vi è l'immagine universale della città in cui si riconosce l'esperienza dell'osservazione dei tetti. L'aura della città vecchia oggi viene soppiantata dalla rigidezza delle linee industriali, dalla sterilità, dalla standardizzazione. La vista dalla finestra con gli infissi dagli angoli screpolati, con i davanzali che hanno perduto la forma, viene rafforzata dal ritmo dei contorni dei tetti nello scorcio sfumato e inciso dei loro riflessi nel vetro. La linea capricciosa dei paesaggi esistenti compromette inevitabilmente la fiducia nella realtà del mondo riflesso, provocando un senso di imprevedibilità degli eventi. Sbirciando tra i vari frammenti di "Cheshire Landscape" si precipita involontariamente negli stati d'animo infantili, oltre i caratteri nazionali o i confini statali. Non posso liberarmi dall'impressione che in questo paesaggio viva la stessa Alice Liddell che Lewis Carroll fotografo' nel 1859. Tuttavia qui sono assenti la didattica e l'estraneità che si riconosce sempre in pubblicità, corpi e sorrisi estranei. Sembra, non senza fondamenti, che le immagini siano più reali qui che lì, e questo forse perché l'arretratezza della civiltà conserva le strutture della quotidianità, il tipo dei carattere e il sogno formalmente incarnato dell'epoca passata. E questo lo possiamo vedere nella posizione consapevole della testa, negli stati d'animo precisi della bambina e del tempo che la circonda e che si è fermato nel passato. Una sincerità così penetrante, una speranza così commovente di liberarsi dalla prigione della realtà monotona e rigida della quotidianità, è difficile da trovare altrove. Il topos di San Pietroburgo riproduce l'ideale romantico, che non può essere sostituito definitivamente né dalle abitudini pragmatiche del tempo, né dallo spirito dell'epoca che è cambiato. L'immagine della bambina si apre tramite la varietà e la trama del mondo degli oggetti, la cui profondità dimensionale si percepisce grazie alla presenza del mondo scomparso degli oggetti. Tutto questo genera la presenza di una straniamento appena percettibile e crea l'effetto visibile della presenza dell'altro tempo, dell'altra realtà, dell'altra cultura. L'opera “La Stanza”, paesaggio classico della stanza dei bambini con un letto a castello, si può definire come l'alfa e l'omega delle avventure. Qui si sono riunite tutte le immagini-chiave della serie: la lepre sulla parete, il gatto onnipresente e la quotidianità del mondo degli oggetti abituali. 

Tuttavia, lo spettatore ha la possibilità di scoprire una propria via per i sentieri segreti del paesaggio di Cheshire, trovarvi le proprie associazioni, riconoscerle e sorprendersi. 


                                                                                                                                                                                                                  Valeriy Savchuk 


2007 – Cheshire Landscape – Gallery Borei, Saint-Petersburg

2007 – Cheshire Landscape – Gallery 27, London

2007 – Contemporary Russian Photo and Video Art – Gallery&Edition J.J.Heckhenhauer, Berlin
2008 – It me! - Gallery Album, Saint-Petersburg

2009 – Cheshire Landscape & Innocent Things – Gallery L'Humaine Comedie, Paris

2010 – Alice in Saintt-Petersburg – Gallery Konshacke&Schwarz, Greifswald 



CURRICULUM VITAE


1986-1991: diploma di graphic designer alla State Art - Industrial Academy of a name Vera Mukhina San Pietroburgo (RUSSIA).

1993-2003: insegnante alla facoltà Bookgraphic State Art - Industrial Academy of a name Vera Mukhina St. Petersburg (RUSSIA)
Vive e lavora come artista in San Pietroburgo e dal 2000 usa tecnologie fotografiche creative.
Nel 2006 la KODAK in Russia ha pubblicato un calendario con la serie “Amsterdam” in edizione limitata.

Alla fine del 2006 ha partecipato al concorso per il premio "the Photographer of Year"a San Pietroburgo.
2007 - Workshop alla 12th Summer Photoschool of Liptovsky Mikulash, Slovakia.

2007 – Apre la sua scuola privata di fotografia a San Pietroburgo.

Collezioni:
Sue opere sono conservate nella collezione della Swiss bank UBS, nel museo Nonconformist art (St. Petersburg), nella galleria Art-Collegy (Mosca), nel Dostoevsky museum (San Pietroburgo), nella galleria J.J.Heckenhauer oHG (Berlino), nella Luke&A Gallery of Modern Art (Londra), nella Solana gallery (Londra), e in collezioni private in Russia, Germania, Olanda, Francia, Finlandia, USA, Svizzera.


Curatela progetti:

2016 - Sindrom of Stendal – photo loft Majak, St.-Petersburg

2011 – Romantic probe - Photofestival Zingst, Germany,

2010 - Die Kunstwerkstatt als Schutzgebiet – Gallery St-Spiritus, Greifswald, Germany 
2009 - Paper museum of Gogol - The centre on art and music of Library of Majakovsky, St.Petersburg

2008 - St. Petersburg-Photography – Fotofestival Horisonten Zingst, Germany

2007 - Cheshire a landscape ‘2 - gallery Borey, St. Petersburg
2006 – Walk on city- An exhibition hall of a photographic society KAMERA SEURA, Helsinki 
2006 - Virus decoration - Museum of a history of a photo, St. Petersburg

2006 - Cheshire a landscape - gallery " Rahmaninov dvorik ", St.-Petersburg

2005 - Homo Photos. Self Portraits of Photographers Museum of City Sculpture, St. Petersburg

Esposizioni:

Personali:

2016 - Italian dust – ART-reflex, Sankt-Petersburg

2015 - Italian dust – STP gallery, Greifswald

2015 – Spais of memory - festival Photo-Visa, Krasnodar

2014 - Suprematism of Italy - studio of Masha Goncharova, Sankt-Petersburg 
2013 - Portraits - - Gallery KVADRAT, Sankt-Petersburg

2011 - Children’s room - Gallery STP, Greifswald, Germany  
2010 - Alice in Petersburg – Gallery STP, Greifswald, Germany

2010 - Die Kunstwerkstatt als Schutzgebiet, Greifswald, Germany

2010 - Children’s room - ART re. FLEX Gallery St.-Petersburg

2009 – Zoo-Philia – Gisich Gallery, St.-Petersburg

2009 – Cheshire Landscape & Innocent things - L’Humaine Comedie, Paris

2009 – Cheshire Landscape & Innocent things – Gallery San-Spiritus, Greifswald

2008 – OST LOKT/EAST UP – Gallery Romerapotheke, Zurih, Switzerland

2008 - Russische Variationen – Galerie Stiftung Landdrostei, Pinneberg , Germany

2008 - Innocent things - Gallery&Edition J.J.Heckenhauer oHG, Berlin

2008 - Eat me! – gallery Album, St.-Petersburg

2007 – Children’s room – gallery Sobolev, Ekenas, Finland

2007 - Cheshire a landscape – gallery Borey, St.-Petersburg

2007 - Ceshire Landscape - Gallery 27, London

2006 - Kinds of Amsterdam - gallery ProLab on Mosfilm, Moscow
2006 - Three sections of city - gallery Espectro, Krasnodar

2006 - Amsterdam - gallery Rakhmaninov Yard, St. Petersburg

2006 - Development of space - Museum of a history of a photo, St. Petersburg

2006 - The things look at us - Gallery&Edition J.J.Heckenhauer oHG, Berlin

2005 - The things look at us - gallery 2pr of a higher School of Humanitarian Sciences, Poznan

2004 - Hotel 15 of stars - exhibition hall of a magazine NoMI, St.Petersburg

2004 - Letter without words - Literary memorial Dostoevsky museum, St.Petersburg
2003 - Der silberne Schnitt - Paris-foto

2003 - Der silberne Schnitt - Gallery&Edition J.J.Heckenhauer oHG, Berlin;

2002 - Silver section - gallery ArtCollegija, Moscow

2002 - Animal children - exhibition hall of the All-Russia Puchkin museum, St.Petersburg 
2002 – Landscapes- The international month of a photo Fotobiennale-
            2002 gallery А-3 Moscow
2002 - Wet city – gallery Fotoimage, St.-Petersburg

2000 - Children's room - Alfa-bank, St. Petersburg.

2000 - Nonconventional photo - gallery Marina Gisish, St.Petersburg

Collettive:

2016 - Art KARLSRUHE - Germany

2015 – five photographers of 3 generations – Art of proto gallery, Sankt-Petersburg 
2015 – AAF in London
2015 – Art KARLSRUHE - Germany 
2014 – Alise in Petersburg – gallery STP, Fotokina, Kolon, Germany

2012 – Museum. Glance of photographer – The Pushkin state museum of fine arts, Moskow 
2011 – Contemporary pictorialism in Sank-Petersburg – ROSPHOTO, Sankt-Petersburg

2010 - Petersburg stories. Manual Photo Petersburg school - La Halle des Chartrons, Bordeaux

2010 - Die Kunstwerkstatt als Schutzgebiet – The Central Show-Room Manege, St.Petersburg

2009 – Photobiennale in Russian museum, Sankt-Petersburg

2009 - City&Saburb – Galerie Schule des Sehens, festival «Horizonte», Germany, Zingst 
2009 – Paper museum.Gogol-200. The center on art and music Library of Mayakovskiy, St.Petersburg

2008 - Ost Lockt – gruppenausstellung - Gallery Romerapotheke, Zurich

2007 - Mystical Sankt-Petrsburg - the Centre on art and music, St.-Petersburg

2007 - from series “Innocent things”- Gallery&Edition J.J.Heckenhauer, Paris-Photo, Paris 
2007 – Portraits – The Central House of the Artist, Art-Moskow, gallery Sterh, Moscow  
2007 - Contemporary Russian Photography - Gallery&Edition J.J.Heckenhauer oHG, Berlin 
2006 - Poetry of gardens - exhibition hall of a Museum of a Urban sculpture, St. Petersburg 
2006 - Ceshire landscape - gallery Rakhmaninov Yard, St. Petersburg

2006 - Neva prospectus - urban town hall of Riga 
2005 - Selected from series " Seven beauty " and " the things look at us ", PARIS-PHOTO 2005 - Manual work - gallery Makslas darzs , Riga

2005 - Neva prospectus - exhibition hall of the All-Russia museum A.S.Pushkin, St. Petersburg 
2005 - Manual work – photo gallery of the Krasnoyarsk museum centre, Krasnoyarsk 
2004 - The celected places - Sakura a hall Kitagami, Japan

2004 - Reflection about a native Land - museum Anna Akhmatova, St. Petersburg 
2004 - Poem without the hero - museum Anna Akhmatova, St. Petersburg 
2004 - Dedication - Private residence Rumjanzev, St. Petersburg 
2004 - Manual work - Private residence Rumjanzev, St. Petersburg 
2004 - Silver photo - gallery of a modern photo Reflex, Moscow

2004 - The elected places - museum  Anna Akhmatova, St. Petersburg 
2003 - Manual work - Central exhibition hall, Petrozavodsk 
2003 - Silver photo - " Autumn photomarafon ". Gallery Art-board, St.Petersburg; 
2003 - Four elements - Ink-club, St. Petersburg

2003 -Silver section, " ART MOSCOW " ZDH, Moscow, stand of gallery J.J.Heckenhauer 
2003 - Sorbona - About State University, faculty of philosophy, St.-Petersburg 
2002 - Black-and-white St. Petersburg - State museum of a history of St. Petersburg 
2002 - St. Petersburg 
2001 - Central exhibition hall (Arena), St. Petersburg;

2001 - Traditional autumn exhibition - Exhibition Centre of Union of the Artists, St.Petersburg 
2001 - forty first. " Autumn photomarafon " - gallery " Navicula artis ", St. Petersburg 
2001 - two thousand first. " Autumn photomarafon " - museum of Nonconformist art, St.Petersburg
2001 - new of the diagram - gallery of design and interior Neuhaus, St. Petersburg
2001 - St. Petersburg 2000 - Central exhibition hall Manege, St. Petersburg 
2001 - annual exhibition of Union of the artists - Exhibition Centre of Union of the artists, St.Petersburg

2000 - Between seasons - Autumn photomarafon - museum of Nonconformist art, St.Petersburg

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