POLAROID - INSTANT ART
Per la prima volta in Incantations Franco Tavaroli espone le sue polaroid nella mostra " POLAROID - INSTANT ART ".
In questi ultimi anni la fotografia e’ cambiata drasticamente con l’avvento del digitale;oggi tutto è istantaneo ma è doveroso precisare che E.Land e la Polaroid sono stati i primi a permettere a tutti di sperimentare la fotografia istantanea. Nel tempo la Polaroid ha assunto caratteristiche di fotografia d’arte immediata ed ancor oggi è oggetto di culto e, grazie al team di The Impossible Project che, dopo la chiusura definitiva della linea di produzione della mitica pellicola avvenuta nel 2008, ne ha ripreso la distribuzione con il proprio marchio, continua ad incontrare nuovi seguaci.Resta il fatto che la Polaroid e le immagini con essa scattate prima di questa nuova avventura avranno sempre un valore aggiunto,cioè essere un supporto fotografico unico ed originale. Per merito di artisti e musicisti come ad esempio A.Warhol,P.Smith,D.Byrne la Polaroid entra nella cultura pop ed in seguito diviene strumento creativo di grandi fotografi quali H.Newton,L.Ghirri,F.Fontana,M.Galimberti,C.Corrivetti e molti altri. La “Polafotografia” e’ un mezzo espressivo che permette di sfuggire alla logica delle fotocamere analogiche o digitali restituendoci il senso di una costruzione additiva dell’immagine. La magia della fotografia istantanea e’ ammaliante non per il ricordo immediato bensì per l’affinamento della nostra creatività nei confronti di una pellicola considerata dai più un gioco per ragazzi. Ritengo che il fine ultimo di ogni fotografo debba essere l’immagine,in qualsiasi modo essa sia realizzata,purchè intesa come prodotto espressivo e comunicativo. Una Polaroid infatti si può manipolare,graffiare,incidere,colorare,si può trasferire l’immagine ancora in via di sviluppo su altro supporto,distaccare l’emulsione e trasportarla su vetro,stoffa o altre superfici e tanto altro ancora senza limiti creativi,perchè è proprio pensando e liberando la fantasia che si può ottenere molto di più che un semplice quadratino colorato. Ciò che rimane alla fine di ogni procedimento creativo di una Polaroid è però sempre ciò che abbiamo visto al momento dello scatto che in se contiene tanti suggestivi stimoli interpretativi permettendoci di trasformarla in relazione a sopravvenute alterazioni della nostra sfera emotiva ed espressiva. Manipolare e’ quindi alterare la realtà dell’attimo fuggente immortalato sulla pellicola istantanea e fargli acquisire quelle caratteristiche che abbiamo colto non solo con gli occhi ma anche con le emozioni dei nostri sensi proprio mentre la Polaroid si autosviluppa e viene alla luce senza sapere ciò che l’attende.Così il viaggio dello scatto primordiale può essere dunque ancor più lungo,un viaggio nel cuore dello Yin e dello Yang,nella ricerca continua dell’illuminazione folgorante,della scoperta del se e del mondo attorno a noi in una assoluta libertà espressiva che ci affranca da schemi,gabbie mentali e quant’altro ci limita nell’esprimere la nostra creatività.
EffeTi
Genova, 21/4/2012 L'allestimento della mostra in Incantations
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