MALINCONIEINBLU-CIANOTIPIE
Un ritorno alle origini della fotografia, dove l'emulsione fotosensibile e la stampa finale acquisiscono caratteristiche espressive e qualitative molto elevate, riproponendone una ulteriore rivalutazione critica e storica. Tempo, spazio, depersonalizzazione, sensibilizzazione, malinconia, luce, quiete, ingredienti per Giordano estremamente significativi, svolgono una funzione simbiotica, ciò che rende il ritratto senza tempo, ciò che lo rende umanamente sopportabile, ciò che lo rende sempre percettibile ai nostri a volte anestetizzati sensi...
ALCUNE SEMPLICI SPIEGAZIONI:
Le lastre di acrilato che proteggono le immagini sono montate temporaneamente.Questo assemblaggio svolge puramente una funzione protettiva per esigenze espositive.Per la protezione finale delle immagini sarà assolutamente necessario utilizzare supporti appropriati.L'idea di presentare le stampe senza particolari accorgimenti nasce da una volontà specifica: spogliare l'immagine fotografica da ogni possibile coercizione estetica, favorendone una lettura criticamente più libera, attraverso, oserei dire, una "spaziale nudità". Senza un dispositivo che mantenga l'immagine fotografica in una particolare posizione, le forze esterne tendono a lasciare la carta di supporto libera di contrarsi e espandersi: un movimento che implica una funzione liberatoria, vitale, condizionante ma imprevedibile.Il ritratto acquisisce una dinamica, non solo attraverso valori fotografici, ma anche una fisicità, intima con le proprie fibre.
ALCUNE RIGHE SU DI ME…:
Abito e lavoro dal 1977 in Svezia.Durante i primi anni del 1980 vengo in contatto con la fotografia alternativa e la stampa nobile. Completamente affascinato dal potenziale espressivo ed estetico di alcuni processi alternativi, elaboro un piano di approfondimento che mi possa permettere di avvalermi senza più estenuanti difficoltà tecniche della loro massima carica creativa .Dal 1980 in poi ho costantemente lavorato sia con fotografia convenzionale che ovviamente con quella alternativa, ma distribuendo l’interesse maggiore sulla seconda.Attualmente sto dedicandomi ad un progetto fotografico basato sulla tecnica del fotogramma, eseguito naturalmente con la Cianotipia. La mia attività professionale in campo sia grafico che fotografico ha stimolato decisamente un approccio più ampio tra queste componenti espressive, interscambiando interpretazioni a mio avviso molto suggestive.Breve accenno sulle caratteristiche chimiche del processo ( CIANOTIPIA)Attraverso l’azione della luce e la presenza di composti organici come determinati sali ferrosi si può attivare un processo fotografico. Alcuni di questi sali ebbero un importanza vitale per la fotografia durante il periodo che parte dal 1830 fino a raggiungere il 1842, anno in cui fu ufficialmente scoperta la cianotipia.Sir John Herschel astronomo, ma anche fotografo teorico riuscì attraverso esperimenti alchemici di vario tipo a perfezionare un processo che si dimostrò estremamente interessante,ma non solo , si dimostrò chimicamente stabile!!Due dei sali ferrosi per la cianotipia sono : Ferricitrato di ammonio e Potassioferricianuro. Sotto un esposizione a raggi ultravioletti si riducono chimicamente in ferrocitrato rispettivamente in ferrocianuro proporzionalmente alla quantità di luce ricevuta. La carta precedentemente sensibilizzata con questi due sali viene in seguito risciacquata in acqua corrente. Il risciacquo scioglie e rilascia i sali non attivati dall’esposizione e mantiene fissandoli alla carta di supporto quelli attivati e chimicamente ridotti.Il colore finale del cianotipo puro e un Blu di Prussia molto bello ma difficilmente descrivibile se non visualizzato.Ci sono altresì metodi di viraggio capaci di modificare il colore base e che possono chimicamente determinare una stabilità nel tempo davvero incredibile.Devo sottoliniare che tutti i metodi di stampa nobile sono a diretto contatto, il che significa che bisogna usare un negativo grande come la stampa finale. Diventa doveroso in fine precisare che ogni singola immagine prodotta con questo sistema fotografico è unica e quindi irriproducibile a livello seriale.Colgo l’occasione per dedicare questa esposizione ad un caro amico purtroppo scomparso. Conosciuto a Stoccolma Svezia, ANDREA CANAL veneziano, amico e notevole fotografo, ammirevole indubbiamente per le sue sensibilissime e magiche immagini sul balletto classico.
COMMENTI PERSONALI:
L’obiettivo principale di questa esposizione è cercare di dimostrare come una tecnica fotografica ( la CIANOTIPIA) scoperta nel 1842 possa essere sempre attuale e utilizzata a scopi creativi.Non è un sentimento nostalgico che da anni mi induce ad un continuo e persistente lavoro con questo procedimento fotografico, ma bensì la capacità potenziale, intrinseca del processo stesso.Siamo difronte ad uno stato di fotografia pura dove il controllo alchemico si inserisce in perfetta simbiosi nell’espressione creativa di colui che lo applica. In sintesi, un ritorno alle origini della fotografia. dove l’emulsione fotosensibile e la stampa finale acquisiscono caratteristiche espressive e qualitative molto elevate, riproponendone una ulteriore rivalutazione critica e storica. Tempo, spazio, depersonalizzazione, sensibilizzazione, malinconia, luce, quiete, ingredienti per me estremamente significativi. Svolgono una funzione simbiotica, ciò che rende il ritratto senza tempo, ciò che lo rende umanamente sopportabile, ciò che lo rende sempre percettibile ai nostri a volte anestetizzati sensi...
Genova, 23/4/2010 Gian Maria Giordano mentre monta la sua mostra personale in Incantations.
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