Tutto ebbe inizio da un programma televisivo della RAI trasmesso una domenica del 2008, che raccontava la particolare attività dell’azienda De Martini situata nell’entroterra ligure, e più precisamente nell’entroterra di Chiavari, a Lorsica. Il progetto vero e proprio prese il via poco tempo dopo, dall’incontro con la famiglia, sapiente custode della tradizione ligure del tessuto damascato, e si pose sin da subito subito la finalità di mostrare, in chiave poetica, il laborioso e paziente processo che porta alla creazione dei preziosi lampassi e damaschi di Lorsica, famosi in tutto il mondo.
La De Martini è un’azienda storica, che nacque, secondo documenti di casa, nel 1500 ed é sempre stata gestita dalla famiglia di generazione in generazione, da padre in figlio, lavorando nella stessa casa.
La volontà tenace di perpetuare oggi antiche tecniche e conoscenze, in un mondo attuale super tecnologico e competitivo, affidato alla produzione in serie, ha molto colpito l’attenzione dei fotografi Davide Marino e Alessandra Cevasco che, ognuno con la propria sensibilità e visione, hanno creato immagini capaci di esaltare il significato di una così rara e delicata realtà.
Insieme ai due fotografi ha lavorato ad un breve e prezioso film documentario il regista ucraino Aleksandr Balagura che, con grande sensibilità, ha registrato la relazione tra vita e lavoro intrecciando momenti in immagini di grande bellezza e poesia.
Davide Marino, memore degli stupendi ritratti che fece Vincent van Gogh nel Brabante del 1883-84 ai tessitori domestici di Neunen, anche allora ridotti di numero e ormai destinati a scomparire a causa della rivoluzione industriale, ha creato intense immagini di deciso taglio pittorico.
Così ricorda quell’esperienza : “E’ stato un periodo di grandi motivazioni. Ricordo quella magica atmosfera con i rumori dei telai in funzione e la luce che penetrava e dava all’ambiente un’aspetto scenografico, teatrale. Ricordo che la Sig.ra Clelia si muoveva silenziosamente, intenta a governare le antiche macchine e la piccola Rebecca giocava fantasticando tra rotoli di seta. Passavamo ore ed ore a fotografare e il tempo sembrava scorrere più lentamente, perché la gioia di cogliere quelle luci cancellava ogni fatica”.
Alessandra Cevasco si immerge in questo luogo di ritmi e silenzi cogliendone attraverso il tempo sfumature sempre più sommesse e significative, che registra in simboliche e rarefatte immagini. “Ho avuto la fortunata opportunità di vivere, attraverso le fotografie che scattavo, una rarissima e delicata armonia tra persone e strumenti, in un luogo creativo che lega insieme tradizione e visione. Ho visto, in questo loro quotidiano e laborioso ordinare infinitesimi fili di luce in compiuti disegni, la porta devozionale che conduce alla creazione artistica. Credo che nulla più dell’infinito incrociarsi della trama e dell’ordito ci avvicini alla struttura fondamentale dell’esistenza, il simbolo universale della croce”.
Il progetto “TEXTURA LUCIS” é stato esposto per la prima volta a Genova nel maggio del 2009 presso la Fotogalleria Incantations, successivamente presentato, nel giugno del 2010, presso l’Art Gallery Support Fund di Kiev (Ucraina) e poi presso il Museo del Damasco di Lorsica nel 2014.